mercoledì 27 febbraio 2008

...

Vorrei rifugiarmi sotto la coperta in silenzio...
aprire gli occhi solo quando tutto questo sarà finito!

lunedì 25 febbraio 2008

Noi non siamo assassine

Sono giorni che penso a cosa dire in questo post, a come trattare un argomento tanto delicato, a cosa penso io in realtà di tutto questo...
Ma l'unica idea che non mi abbandona in nessun modo è una sola: "Noi non siamo assassine!"
Mi fa rabbrividire l'idea che un uomo possa pensare che l'aborto sia un atto di egoismo che non ha alcun tipo di ripercussione psicologica sulla donna e mi fa schifo sentire che 8 poliziotti hanno travolto di domande una donna a pochi minuti dall'aborto perchè convinti che ci fosse qualcosa di illegale.

Sono sempre stata favorevole all'aborto ma quando dicevo "probabilmente io non lo farei" come risposta ho sempre ricevuto "allora perchè sei favorevole?"
Perchè scegliere è un diritto.. e non siamo ipocriti per favore, mettere al mondo un figlio con delle malformazioni serie, che causano problemi veri e visibili sia a livello psicologico che fisico è rovinargli la vita ancora prima che lui capisca cosa sia!



"Il problema è che le donne ieri hanno detto che l'aborto è un diritto. L'aborto va combattuto, non obbligando le donne a partorire e non punendo legalmente una donna perchè ha abortito, ma dal momento che c'è una scelta da fare bisogna scegliere per la vita"


Bravo Ferrara, una giusta l'hai detta, mi trovi d'accordo con te ma allora perchè toccare la legge 194? quella legge è il giusto compromesso se solo venisse applicata correttamente.. perchè caro mio se quella legge è stata fatta per eliminare una volta per tutte l'aborto clandestino che tu tanto giustamente critichi mi spieghi perchè almeno 8 medici su 10 sono obiettori di coscienza? mi spieghi perchè per una donna che desidera porre fine a una gravidanza deve stare in lista d'attesa per mesi mentre sente un figlio non voluto crescere dentro di sè? Mi spieghi perchè per riuscire ad ottenere oggi una pillola del giorno dopo devi girarti tutta la città e non sempre la trovi?

Cosa deve fare una donna in questa situazione? che scelta ha se non quella di pagare milioni in una clinica privata... o riccorrere ancora una volta all'aborto clandestino? in questo modo non lo state combattendo, gli state dando terreno su cui far attecchire la propria crudeltà e violenza.
Cosa fa la società oggi per aiutare una donna a scegliere per la vita?

Il problema non è la legge 194, il problema è questo fino buonismo che vi fa dire "la vita è un dono" ..per una donna che arriva alla decisione di abortire quel feto non è un dono, è una prigione!


io non so se dedicare uno o più post a un argomento come questo possa servire a far capire le nostre idee a qualcuno dei piani alti ma di una cosa sono convinta: parlare, discutere, ribellarsi porta all'informazione.. perciò se avete qualcosa da dire rispondete, parlate nel vostro blog, confrontatevi!
alcuni l'hanno già fatto: Bab
dal suo blog potreste arrivare a molti altri!

sabato 16 febbraio 2008

sintomi di pazzia

Venerdì 8 Febbraio: Giornata più o meno serena, il sole è alto e Piulina si dirige assonnata a dare per l'ennesima volta l'esame. Prende il pullman e incontra una collega. *chiacchier chiacchier chiacchier* decidiamo di scendere una fermata prima del solito in modo da poterci fare la discesa che porta alla facoltà.. che la salita proprio non ci va!

scendiamo e chiacchieriamo, chiacchieriamo e scendiamo quando io inizio a guardare distrattamente una macchina parcheggiata, carrozzeria e targa.. senza prestare troppa attenzione.

mi fermo all'improvviso dicendo a voce alta "ma è la macchina di papààà"
riguardo la targa, questa volta con attenzione, leggo e rileggo almeno 5 volte sostenendo la mia tesi. guardo anche l'interno e vedo delle foderine insolite.
la mia collega piuttosto interrogativa: "embè?!"
le spiego che mio padre ha avuto un incidente in motorino per cui per un pò non può guidare ma giungo velocemente alla conclusione che magari l'ha prestata nuovamente alla vicina e che questa ha messo le foderine perchè magari stava più comoda.

Torno a casa all'ora di pranzo!
*conversazione tra Piulina e mamma*

P: ho visto la macchina di papà parcheggiata vicino alla facoltà, l'ha prestata?
M: guarda che la macchina è quì sotto da 4 giorni, nella stessa posizione.
P: no, ti giuro che era lì, l'ho vista..
M: sei sicura?
P: sì
M: forse sei solo stanca.

*paranoie sulla mia sanità mentale mode on: inizio a contattare su msn chiunque mi possa dare risposte*

In una conversazione a tre si opta per un giallo degno di Veronica Mars:
secondo me le hanno beccato la targa!
(sì ma doveva rubare pure una macchina uguale)

In un altra si mette in dubbio senza ritegno la mia sanità mentale:
il tuo cervellino ti sta facendo ciao ciao con la manina
(tu sì che mi conforti)

In un altra ancora si passa alla pratica:
usciamo e andiamo a vedere se c'è ancora
(Sììììììììììììììì)

Sorvolando sui dettagli la macchina non c'era più e con somma delusione si torna a casa!
(notare che colei che mi ha accompagnato in questa impresa ha poi iniziato a dubitare della mia assoluta certezza suggerendomi che magari una lettera poteva essere una B leggermente cancellata tanto da sembrarmi una P e io ho giurato e spergiurato che avevo visto quella targa)
al mio ritorno la macchina di mio padre aveva cambiato posizione.
ora immaginatevi una Piulina, al buio che con la fiocca lucina del cellulare in mano si avvicina furtiva alla macchina e controlla se le foderine ci sono.. e queste ovviamente non ci sono! Ma non sarebbe stato poi così umiliante se dalla macchina accanto non fosse sbucato un vicino con il cane..
*Faccio la vaga, guardo in alto, scappo dentro*


Venerdì 15 Febbraio: Piulina solitaria va in facoltà per cercare un angolo dove fingere di studiare.. scende alla fermata in discesa perchè la salita a quell'ora di mattina non se pò proprio fà.
*scendend scendend* inizia a vedere qualcosa di familiare, da lontano, parcheggiata sempre lì..
accelero il passo.. ed è leiiii.. guardo l'interno prima della targa, le foderine ci sono, è lei.. guardo la targa..
prendo il cellulare mi avvicino per fotografarla, una signora mi osserva in modo sospettoso e io fingo di mandare un sms (un pacchetto di fatti vostri mai eh?)

va beh va, ve lo dico.. avevo sbagliato un numero.
la triste verita è che ero proprio taaaaanto stancaaaa!




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